I lupi sono animali straordinari, essi sono animali erratici e le varie sottospecie spesso si incrociano tra loro, per cui sono predisposti al meticciato: qualità pregevolissime.
Di tutti gli animali, i lupi sono i più intelligenti. Posseggono un alto grado di organizzazione sociale e hanno sviluppato un sistema di comunicazione e interazione di gruppo in grado di stabilizzare le loro relazioni sociali.
Sono animali unici, in virtù delle spiccate differenze di personalità espresse da individuo a individuo, infatti ognuno è un animale a sé. Alcuni sono più timidi, altri più aggressivi, altri più volitivi e la società del branco permette di maturare la loro condotta personale.
Essi sono in grado di vivere una settimana senza cibo e di percorrere fino a 30 km senza rompere il passo: sono dotati di grande resistenza. Trascorrono in media circa 8-10 ore in movimento, soprattutto per la caccia, nelle ore crepuscolari. Sono anche ottimi nuotatori e cacciatori eccezionali, capaci di modificare sempre le loro tecniche di caccia: cacciatori intelligenti ma non predoni. La struttura sociale del branco è importantissima e ogni branco ha una sua caratteristica che lo contraddistingue, come gli individui. La disciplina del branco è rigida ma non spietata. La struttura del branco è dinamica e soggetta al cambiamento, ed è tutt’ altro che autoritaria, infatti il branco valorizza moltissimo le caratteristiche individuali ai fini del massimo vantaggio di gruppo. Nella gerarchia del comando, il ruolo di capobranco può essere assunto sia da un esemplare alfa maschio che femmina.
Sebbene la riproduzione sia per lo più assicurata dalla coppia alfa, dopo lo svezzamento, tutto il branco si prende cura dei piccoli, curandone l’alimentazione e l’educazione. I lupi più vecchi manifestano un forte interesse per i piccoli, che li contraccambiano con affetto, leccandosi il muso e strofinandolo contro gli adulti. Essi si prestano ad essere trattati come bambole di pezza, per insegnare ai lupetti le tecniche predatorie. I lupi più vecchi non sottraggono il cibo ai piccoli, come pure un adulto non ricorrerebbe mai alla forza, trattando con un cucciolo. Konrad Lorenz si chiedeva se un tale rispetto dei diritti, non fosse una sorta di primitiva moralità.
I lupi, condividono il loro cibo con i membri più anziani ormai impossibilitati alla caccia e si fanno regali, soprattutto cibo. Adolph Murie, dopo anni di osservazione di lupi in libertà, dichiarò che l’aspetto più sbalorditivo dei lupi è la vicendevole amicizia tra i singoli. Anche da adulti giocano a rincorrersi, si azzuffano con i piccoli, corrono in cerchio, nelle radure, con l’andatura barcollante del cavallo. Si spaventano a vicenda, scagliandosi addosso a chi sta riposando o sbucando all’improvviso da piccoli nascondigli. Si pavoneggiano, sfilando con in bocca dei pezzi d’osso o dei rami.
I lupi posseggono tre sistemi di comunicazione: vocale, posturale ed olfattivo. Rudolph Schenkel, fu il primo che documentò l’ampia gamma delle espressioni facciali del lupo: la faccia è il fulcro del gesto muto del lupo, che è connesso a movimenti di orecchi, occhi e labbra. Lo sguardo intenso è usato di frequente dal lupo, per comunicare, sia con i suoi simili, sia con gli umani, che con gli altri animali. Lo sguardo del lupo è intenso ed espressivo, come e più di quello umano. Il suo udito è raffinatissimo e percepisce anche suoni che il nostro orecchio non può sentire e segnali che non sappiamo vedere. Nell’ analisi dei comportamenti, ai movimenti facciali, ricchi ed intensi, vanno poi uniti i segnali di vocalizzazione con gli atteggiamenti posturali, uniti al terzo canale dei messaggi olfattivi, cioè l’emissione di marchi odorosi e le secrezioni ghiandolari.
Un tempo il lupo era il predatore più diffuso sulla terra. Capace di sopportare temperature estreme e piuttosto abile nel cacciare prede di varie dimensioni: dall’alce al topo. Il lupo può sopravvivere ovunque le sue prede siano sufficientemente numerose .