I LUPI SONO DAVVERO ANIMALI PERICOLOSI?

“Mi basta un attimo, un piccolo istante, per poter osservare, con gli occhi del lupo che vive in me, la bellezza del mondo selvaggio”

Non ho mai creduto alla favola di Cappuccetto Rosso e del lupo cattivo, neanche quando ero piccola, ero convinta che ci dovesse essere una spiegazione del perchè il lupo si era comportato in quel modo e che la colpa fosse da imputare all’ingenuità di Cappuccetto Rosso, che non aveva dato retta ai consigli della sua mamma.

Ma questa è una vecchia storia! A distanza di tanti anni sono ancora convinta che tutte queste storie e favole e leggende che hanno descritto questi meravigliosi animali come spietati assassini , sono semplicemente frutto di luoghi comuni, di tradizioni secolari rimaneggiate ad hoc soprattutto per  giustificare il loro sterminio senza pietà.

Tuttalpiù ora che, dopo ricerche approfondite per verificare le mie ipotesi sui lupi, ho dato anche il nome de”Il lupo e la farfalla” alla mia Associazione, voglio dare anch’io un piccolo contributo per riabilitare l’immagine del nostro amico.

Prima di tutto, ecco una delle scene più belle e toccanti che io ricordi, sull’amicizia tra un uomo e un lupo, tratta dal film “Balla coi lupi”:

Il lupo è un animale e, in quanto tale, ha rispettato e rispetta l’essenza di ogni animale, che coincide con il naturale istinto di sfamare se stesso e la sua prole, data la sua natura di predatore astuto e spietato. E’ quindi un predatore che vive immerso nella natura incontamita ma tuttavia irta di pericoli e di trappole, lottando ogni giorno per sfamarsi e per sopravvivere lui stesso e tutto il suo gruppo, cuccioli compresi. Eh si, perchè il lupo è un animale estremamente sociale, vive e caccia in gruppo, adattando tecniche differenti alle differenti situazioni, dimostrando ogni volta un’intelligenza ed una forza istintiva fuori dal comune, paragonabile ai metodi di caccia usati dagli uomini primitivi. Si racconta infatti che un tempo uomini e lupi vivessero assieme ed, in alcune tribù, addirittura che gli uomini si considerassero discendenti dei lupi. E’ tutto solo frutto di antiche leggende?  non sembrerebbe dato che abbiamo testimonianze reali sulla società e cultura del lupo.

Ma lasciamo che siano persone esperte del campo ad esprimersi, chi si è occupato per anni, per lavoro e per esperienza personalmente vissuta, della vita dei lupi; si tratta di persone che hanno vissuto con loro, studiando da vicino il loro comportamento e, cosa quasi incredibile a dirsi, imparando da loro.

Ecco un libro di narrativa che ho letto recentemente: “i fantasmi della foresta” di Ian McAllister -Ed. Orme. Ian, fotografo e giornalista per diciassette anni ha seguito le tracce dei lupi fino a conquistarne la loro fiducia: è stato accolto nel loro territorio, gli è stato permesso di assistere alla nascita dei cuccioli e di seguire le migrazioni. Ecco cosa dice di loro:

“mi domandavo perchè i lupi fossero così timidi con gli esseri umani indifesi.Alcuni ricercatori hanno avuto innumerevoli incontri ravvicinati con lupi adulti presso la loro tana. Per qualche sconosciuta ragione riescono ad entrare nel rifugio illesi. I lupi sono capaci di abbattere orsi al massimo della potenza e alci di 450 chili. Sia alci che orsi sono capaci di difendersi e provocare danni seri ad un lupo che li attacca, di quanto non potrà mai fare un uomo disarmatoHo camminato all’internodi decine di tane occupate..non mi attaccano. Quindi mi chiedo: perchè i lupi si sottomettono a noi? Perchè hanno capito che gli uomini li espongono ad un altro tipo di minaccia e quindi ci temono, o è qualcosa che un tempo esisteva tra gli esseri umani e i lupi? si tratta di un legame sociale che si è tramandato dai tempi in cui uomini e lupi vivevano insieme? Non ho dubbi sul fatto che gli antenati di questi lupi vivessero con gli antenati del popolo Heiltsuk. Quando questi lupi ci lasciano entrare nelle loro vite si aspettano forse che riscopriamo questo legame?”;

“gli altri lupi, rimasti ad osservare il loro capo che mi girava intorno, scattarono sull’attenti. Quando il branco si fece più aggressivo, Bob (il loro capo) iniziò ad abbaiare con un monosillabico latrato. Mi abbassai di qualche centimetro e gli parlai dolcemente: <Ehi amico>. La mia voce era un suono familiare al branco; avvertii subito i loro muscoli distendersi lievemente. Il pelo e la coda di Bob si abbassarono. Ero stato via per un pò di tempo, ma si ricordavano di me. Avrei avuto il permesso di tornare con loro”;
“so che un lupo abituato all’uomo, uno che ingenuamente, incondizionatamente si fida delle persone, non vivrà fino a diventare un lupo anziano”;

    

“i due lupi fissavano intensamente la mia postazione…forse mi stavano dicendo dove mi trovavo, ma anche che sarei stato ollerato ancora una volta. Mi sentivo molto fortunato. Attraverso questo tipo di incontri penso che un barlume della fiducia che una volta esisteva tra i lupi e i primi nativi di questa costa si possa riaccendere, che io sia il testimone della possibilità che gli uomini possiedono di ritrovare il proprio posto all’interno del mondo naturale”;
“qui nelle acque basse entro la mattina seguente sarebbero stati catturati più di duecento salmoni (Eh si, i lupi si nutrono anche di salmoni!).

I resti delle loro carcasse abbandonate dai lupi sarebbero stati consumati velocemente da uccelli,scarafaggi e molte altre creature, apportando importanti sostanze nutritive al terreno della foresta. Le foglie egli aghi della vegetazione avrebbero beneficiato delle sostanze nutrienti e avrebbero, in seguito, nutrito gli invertebrati, i quali a loro volta avrebbero nutrito la prossima generazione di salmoni nel fiume. E, in un cerchio virtuoso e infinito, i salmoni avrebbero nutrito le future generazioni di lupi. (Ecco un esempio bellissimo del nostro “Cerchio della Vita“)”;

“i lupi hanno bisogno di maggiore protezione. Meritano un’esistenza dignitosa e, per quanto non sappia cosa ciò possa significare esattamente, non significa essere uccisi per trofeo, per sport o dall’ignoranza. Fissando gli occhi di ambra di un lupo, mi sento il più vicino possibile a comprendere un animale il cui sangue scorre con la fierezza di uno che non è mai stato battuto. Sono gli occhi di un cacciatore che non è mai stato predato e offrono un accesso alla comprensione non solo dei lupi, ma di tutta la foresta pluviale che rappresentano.Le generazioni future potranno facilmente giudicare il nostro successo dalla brillantezza con la quale quegli occhi continueranno a splendere”.

[Di Assunta Buccarella by Il lupo e la farfalla]

Posted by 14 Ottobre 2012 Leave a comment Category: Foto Art

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