In Norvegia la caccia è da sempre stata vista come un vero e proprio sport, dove i cacciatori abbattono animali di ogni specie, cercando di aggiudicarsi la preda più grossa e giovane per ricavarne un lauto bottino. Negli ultimi giorni, in seguito alle numerose lamentele che alcuni allevatori hanno esposto presso le istituzioni norvegesi, il governo reale ha deciso di permettere a tutti i cacciatori in possesso di regolare licenza di abbattere fino a 47 lupi l’anno, ovvero oltre il 70% della popolazione di Canis Lupus presente in Norvegia, che ammonterebbe attualmente a 68 esemplari.
Questa scioccante decisione ha creato del malcontento fra gli animalisti norvegesi, che affermano che il lupo non è affatto un animale pericoloso per l’uomo. Infatti, la direttrice generale del WWF Norvegia ha commentato duramente: «E’ una strage di massa e non abbiamo visto mai nulla di simile da più di cento anni, quando vigeva ancora la politica che tutti i grandi predatori dovevano essere abbattuti. Uccidere due terzi del totale della popolazione di lupi non è degno di una nazione che dichiara di essere attenta alle cause ambientaliste!».
Secondo lo studio “Predator control should not be a shot in the dark”, effettuato comparando i risultati ottenuti sia in America che in Europa, condotto da Adrian Treves (università del Wisconsin), Miha Krofle (università di Lubiana) e Jeannine McManus (università di Witwatersrand – Johannesburg) «L’abbattimento dei grandi predatori come il lupo comporta, nella metà dei casi, un aumento dei danni a discapito degli animali domestici. Invece, i risultati in caso di utilizzo di metodi non letali, come la protezione delle greggi tramite reti e cani, mostrano la loro efficacia: nell’80% dei casi gli attacchi alle pecore sono diminuiti».
In Italia è in corso di revisione il Piano di Azione Nazionale per la gestione del lupo, ormai obsoleto in quanto redatto nel 2002 e sostanzialmente mai applicato sul territorio. Le recenti lamentele riportate da alcuni allevatori colpiti dall’abbattimento di alcune pecore da parte dei lupi appenninici, stanno spingendo il Governo alla creazione di un documento che legalizzi la mattanza del lupo anche qui nel nostro Bel Paese.
E’ bene ricordare che in Italia il lupo è una specie protetta dalla Direttive comunitarie e dalla Legge nazionale sulla caccia. Gli animalisti italiani, in unione con WWF, hanno dichiarato più volte che l’abbattimento non è una soluzione per la gestione di questo splendido animale, che ha rischiato più volte di scomparire dal nostro territorio per mano dell’uomo. Solo negli ultimi anni, infatti, il lupo ha ripreso a popolare le zone montuose italiane, contrariamente come designato dal WWF negli anni ’70 che dava questo esemplare per spacciato.
Il WWF invita tutti a firmare la petizione dal titolo #SOSLupo. Basta cliccare la foto.